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Con l'iPhone 3G arriva il mobile broadband e tanto nuovo software

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10 giugno 2008

Anche Steve Jobs l'ha chiamato così: iPhone 3G. Ed è quindi così che il nuovo cellulare di Apple entra in gioco – con prezzi decisamente più aggressivi rispetto alla prima versione - nell'arena degli smartphone evoluti, quelli con avanzate capacità di connettività e con doti allo stato dell'arte per quanto riguarda la convergenza verso altri device. Negli Stati Uniti sarà venduto a 199 e 299 dollari (rispettivamente per le versioni da 8 e 16 Gbyte di memoria) e sempre con At&Tt; la curiosità è ora grande per sapere a quanto verrà inserito a listino in Europa e soprattutto in Italia, da Tim e Vodafone, a partire dall'11 luglio. Le ultime indiscrezioni parlavano di un prezzo fra gli 80 e i 100 euro (il riferimento era per il mercato spagnolo) ma al di là della cifra imputabile al solo terminale sarà importante capire l'entità dei piani tariffari entro i quali sarà venduto al pubblico.

Il nuovo melafonino si è presentato senza particolari mirabilie sotto il profilo estetico ma con una dote decisamente abbondante di innovative funzionalità software. Il sistema operativo iPhone 2.0, che include il supporto per la tecnologia ActiveSync di Microsoft Exchange, è il cuore pulsante che alimenta le dozzine e dozzine di applicativi e servizi sviluppati dalle terze parti con il famigerato Sdk, il kit di sviluppo. L'iPhone 3G offre come previsto la possibilità di operare sulle reti mobili Hsdpa (oltre che su Edge e Gsm) e di connettersi alla Rete anche tramite Wi-Fi scegliendo in automatico l'opzione migliore per l'utente. E non solo. Mentre si telefona (in viva voce) si può simultaneamente navigare sul Web, ricevere informazioni sulle mappe stradali o controllare le e-mail, all'insegna di quella che Apple chiama gestione parallela di attività voce e dati. Personalizzare il corredo software dell'iPhone sarà più facile perché a bordo dell'apparecchio ora c'è il nuovo App Store, lo spazio virtuale dove poter scaricare a pagamento (salvo rare eccezioni) applicativi di ogni genere, dal gioco al business fino ai notiziari di vario genere. Estese sono naturalmente le capacità multimediali e di Web 2.0, ma le chicche tecnologiche del nuovo modello sono due, legate alla presenza del ricevitore Gps e all'integrazione di MobileMeT, un nuovo servizio "Internet based" che muove in automatico e in modo sincronizzato messaggi di posta elettronica, contatti e agende da una "nuvola" on line verso le applicazioni residenti su iPhone, iPod touch, Mac e pc. Il tutto a vantaggio dell'interattività e delle relazioni di social networking, della collaborazione e della produttività a livello aziendale.

E c'è un'ultima credenziale che Apple ha voluto sottolineare presentando la nuova creatura, l'autonomia delle batterie: 10 ore per le conversazioni su reti 2G e cinque navigando in Rete su quelle 3G, piuttosto che fino a sette ore di riproduzione video e un massimo di 24 di riproduzione audio. (G.Rus.)

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